Nel buio la presenza…
sia essa dolcemente ricondotta ai versi
o fautrice delle paure.
in seno portate come fardello.
Cerca uomo in momenti
di cui la razza porta il peso
il nuovo linguaggio
tanto cercato
ed in esso ritrovi il perchè del tuo essere
umano più umano.
levati ora e togli dalle spalle piegate
il peso di ieri per portare
con te il risolto mistero
della vita impiegata
Ancora un sussurro e la notte,
buona madre di sempre,
troverà per te un nuovo
nido ove riposare….
A.Pieroni
Christian Doby: il pathos della ricerca.
Lavoro immenso l’immergersi nell’oggetto della passione, quotidiano, quasi frenetico.
E quando la passione si chiama Immagine è un lavoro improbo: dominato dalla certezza che avremmo potuto andare più in profondità, ancora oltre…e
saremmo comunque ugualmente insoddisfatti, consapevoli che di nuovo avremmo potuto andare più in profondità, ancora oltre.<BR>
Così avviene per Christian, che, pur giovanissimo, conta anni di studi e ricerche.<BR>
Affascinato dall’immagine fotografica, ne viene catturato ed inizia un dialogo che tende, attraverso un intervento pittorico gestuale, quasi tattile, a
stravolgere il significato iniziale. Come volesse liberare l’immagine dalla sua fissità (morte) e farla vibrare di vita.<BR>
La vita e la morte sono infatti i due concetti portanti della sua ricerca pittorica. Bianco e il Nero, il loro attrarsi e respingersi creando flussi di percorsi
infiniti dove tutto è compreso.
La complementarità: dove la totalità è divisa nei suoi componenti e tenuta insieme dalla rete di fili impalpabili e incorruttibili di energie magnetiche.
Viaggiando all’interno di essa si incontrano la vita e la morte e fra le due, le soste, i momenti di ripensamento o di arresto traumatico nei quali
troviamo ancora una volta energie circolari che fluttuano dal negativo al positivo e viceversa.<BR>
Da uno di questi momenti nascono i lavori su tela di Christian dove una croce tanto casuale quanto carica di simbologie, domina la scena, lo spazio.
Il tema centrale del lavoro di Christian ha un sapore denso e ricco in cui ognuno può riconoscersi, in cui è contenuta la condizione umana.
Bona Baraldi